OFFICINA

QUESTA PAGINA E' STATA CREATA PER SPIEGARE COME EFFETTUARE ANCHE SEMPLICI RIPARAZIONI ALLA PROPRIA BICI, COME RIPARARE UNA FORATURA O SOSTITUIRE VARI PEZZI, CERCANDO SE POSSIBILE DI AIUTARE CHI ABBIA BISOGNO ANCHE DI SEMPLICI CONSIGLI

MISURE DEL CORPO E DEL TELAIO

COME SAPERE LE NOSTRE MISURE E QUELLE DEL TELAIO

La prima cosa da fare quando si pensa all'acquisto di una bici, sia mountain bike che bici da corsa, e' chiedersi la misura del telaio che piu' si addice alla nostra statura; in genere i negozianti sanno consigliare che misura di telaio va bene, ma per scrupolo e' meglio sapere da se questo tipo di informazioni, soprattutto per non incorrere in fregature.
Esistono delle formule che ci possono dare la misura abbastanza adatta a noi, ovviamente non si puo' pensare che sia come un telaio fatto su misura, ma sicuramente servono ad avvicinarsi molto;

per ottenere la misura del telaio occorre sapere innanzitutto la misura del cavallo, ossia la distanza che va da terra fino al punto di seduta sulla sella: appoggiati ad un muro, con le gambe leggermente divaricate, si prende un libro e lo si appoggia con il dorso aderente al cavallo, prendendo poi la misura 
(se vi fate aiutare la misura sara' piu' precisa);

la misura va moltiplicata per 0,56 x la mtb e 0,65 x la bici da corsa, es: 77x0,56=43,12 , 43 e' la nostra misura, o meglio la misura del piantone verticale, e quindi che da la misura della bici; se vogliamo convertire la misura in  pollici si divide la misura ottenuta x 2,5, quindi 43,12:2,5=17,25, 17 pollici sara' la nostra misura.

Si possono inoltre ricavare:
  • l'altezza della sella dal centro del movimento centrale, moltiplicando sempre la misura del cavallo x 0,885
  • la distanza tra la punta della sella e il manubrio, moltiplicando la misura del cavallo x 0,635
Normalmente una buona altezza della sella, deve far misurare un angolo di circa 150°/155° posteriormente al ginocchio, facendo una pedalata e soffermandoci sul punto inferiore di spinta massima sui pedali; un metodo piu' veloce e' quello di portare la pidivella al suo limite massimo inferiore e in questa posizione dovremmo appoggiare comodamente il tallone sui pedali.

Le misure sul telaio, solitamente vanno prese con il metodo " centro/centro", ovvero, se devo prendere la misura del tubo verticale devo misurare la distanza tra il centro del movimento centrale e l'incrocio tra il tubo verticale ed orrizzontale. Per il tubo orrizzontale, la distanza tra il centro del canotto forcella e l'incrocio con il tubo verticale della sella.
Ovviamente queste formule non possono dare la misura perfetta, ma sicuramente aiutano molto ad avvicinarsi alle misure che meglio ci si addicono.
 
  • RIPARARE UNA FORATURA
Cominciamo da questa semplice riparazione; sganciare la ruota dal telaio e dopo aver svitato l'eventuale rondella fermavalvola, inserire le leve cacciagomma a distanza di circa 15 cm. l'una dall'altra e facendo leva per fare uscire il bordo del copertone dal cerchio; una volta che il lato intero del copertone e' libero dal cerchio togliere la camera d'aria; gorfiare per individuare il foro, sfiorado la camera con l'orecchio o con la bocca per individuare il foro; una volta individuato grattare la superfice, che poi sara' ricoperta dalla pezza, con della carta vetrata molto fine; per non perdere di vista il foro cerchiarlo con un gesso o penarello chiaro.
Spargere un minima quantita' di mastice per vulcanizzazione in modo circolare sopra il foro e lasciare asciugare all'aria per circa 3 minuti prima di applicare la pezza. Una volta applicata la pezza sciacciare con forza per farla incollare bene sulla camera d'aria.
Una volta riparata montare la camera sul cerchi partendo dall'inserimento della valvola, fissandola leggermente con la rondella fermavalvola, tallonare il copertone e procedere al gonfiaggio.

  •  LATTICIZZARE CERCHI E PNEUMATICI PER CAMERA D'ARIA

Eccomi a cercare di spiegare un'operazione abbastanza laboriosa ma che sicuramente ridurra' di circa un 80% la fastidiosa possibilita' di bucare le proprie gomme e dover riparare con tutti gli inconvenienti del caso, parlo di forature durante una gara e anche di semplici forature durante una qualsiasi uscita che infastidiscono non poco. Questa operazione si puo' effettuare su qualsiasi tipo di cerchi per pneumatici con camerdaria, con un notevole risparmio di soldi se uno non e' intenzionato ad acquistare cerchi per tubless che esistono in commercio.

L'occorrente:
  • nastro telato largo circa 21mm
  • nastro isolante da elettricisti o nastro rinforzato
  • 2 valvole per cerchi tubless con spillo smontabile
  • 1 flacone di lattice (in commercio ce ne sono un'infinita' di tipi, da quello specifico a quello per stampi da acquistare in negozi di bricolage)
Dunque come prima cosa occorre rimuovere il nastro paranipples presente sulla circonferenza interna del cerchio e proseguire con un'accurata pulizia e sgrassamento della pista interna (basta del comune alcool).

Fatto questo iniziamo con la prima fase delicata;
Copriamo il foro valvola con un pezzo di nastro telato lungo c.ca 15cm; successivamente iniziamo a stendere per tutta la circonferenza interna il nastro, partendo 5 cm prima dell'inizio del pezzo che abbiamo precedentemente appliccato e finendo 5cm dopo, facendo estrema attenzione nella stesura di non creare bolle d'aria e praticando una buona pressione perche' il nastro aderisca bene.
 Seconda fase; in commercio esistono dei flap di gomma che vanno applicati come un paranipple sopra il nastro applicato; altri metodi prevedono invece l'applicazione di una camera d'aria da 24 o 22 tagliata un po piu' larga della larghezza del cerchio in modo da far sigillare meglio la spalla del cerchio con il pneumatico.
Personalmente consiglio di stendere del comunissimo nastro isolante da elettricisti tendendolo bene, o altro nastro telato, partendo dal punto opposto da dove si trova il foro valvola, prima a ridosso di una spalla del cerchio, di seguito senza tagliarlo passare all'altra spalla e ripetere e in fine passare al centro e ripetere nuovamente per tutta la circonferenza.



spalla sx
spalla dx

centro

Passato i nastro si puo' infilare la valvola forando gli strati di nastro che abbiamo steso; per precauzione si puo inserire nella valvola una piccola pezza ricavata da un ritaglio di una vecchia camera d'aria, forata al centro, questo per aumentare la sigillatura della valvola.



Inserita la valvola si puo' procedere a montare i pneumatico, precedentemente bagnato lungo i bordi che ederiscono con il cerchio, con una soluzione di acqua e sapone o strofinandoci del semplice detersivo da piatti: questo serve, oltre che per un comodo montaggio, nel passaggio successivo a far scivolare il pneumantico bene durante il gonfiaggio per farlo tallonare bene.

Montato il pneumatico si passa ad un gonfiaggio abbastanza energico con il compressore, al fine di far tallonare bene tutto il pneumatico nella circonferenza del cerchio;

Fatto questo e dopo aver appurato un corretto assestamento del pneumatico nel cerchio, si procede a sgonfiare la ruota e svitare lo spillo della valvola per iniettare all'interno il lattice, nella misura di c.ca 70/80 ml, questo serve come preventivo di foratura o come riparazione istantanea.



Inserito il lattice si avvita lo spillo della valvola e si porta a pressione di 3/4 bar il pneumatico; successivamente si fa ruotare la ruota in modo che il lattice aderisca il meglio possibile al suo interno e che contemporaneamente sigilli tutti i fori e le fessure presenti. E' consigliato lasciare anche la ruota riposare per una notte su un lato e successivamente sull'altro allo stesso fine.

BUON DIVERTIMENTO !!!!










3 commenti:

  1. molto meglio usare le camere d'aria autosigillanti o i tubeless...
    se non si vuole latticizzare i cerchi si può usare una normalissima camera d'aria con valvola schrader (è come la presta ma con la possibilità di smontare il valvolino superiore) e con una siringa si iniettano nella camera 60 CC di lattice, come quello che si usa per i tubeless.
    Ci si porta dietro un po' di peso in più ma perlomeno si elimina quasi del tutto il problema delle forature.
    In caso di foratura che non si autoripara si può comunque procedere alla sostituzione della camera d' aria con una di scorta.
    Samuele

    RispondiElimina
  2. Ma la pezza va immasticata dalla parte della stagnola o dalla parte del cellophane?Per voi è scontato,non per tutti.Ottimo per il resto

    RispondiElimina
  3. ciao paolo, scusa il ritardo!!!
    il mastice va applicato sulla camenre dopo averla pulita, grattata con carta abrasiva fine e ripulita; si attende che il mastice asciughi, non deve piu' attaccare al tatto, si toglie la stagnola dalla pezza e la si applica da quella parte li, facendo pressione sulla stessa, magari aiutandoci con il manico di un cacciavite.

    RispondiElimina